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Sicuramente la cucina del Salento non è da meno delle altre attrattive di questo paradiso in terra, un territorio circondato da due mari, dal terreno che all’apparenza sembra arido e pietroso ma che lavorato pazientemente e con passione da generazioni e generazioni di contadini ed agricoltori sa oggi dare prodotti di qualità eccelsa, a partire dall’olio extravergine e dai vini, dal pane fatto con il grano duro alla famosa pasta fatta in casa, vanto delle massaie pugliesi.

Una cucina i cui ingredienti sono molto semplici, ortaggi, pesce e carne, ed all’apparenza poco elaborati, ma la cui bontà è ineccepibile, sia per la particolare qualità dei prodotti che per la sapienza con cui vengono accostati insieme. Le verdure per esempio, come la cima di rapa, la senape, la cicoria e le altre specie di piante che sovente sono raccolte selvatiche nei campi, che vengono stufate lungamente fino a che il brodo di cottura diventa denso e profumato, e che vengono consumate così, spolverate di pane pesto tostato oppure come condimento di pasta fatta in casa dalle forme più svariate, cotta “al dente” e leggermente croccante e dura, che assorbe tutto l’aroma del brodo in cui è cotta. Anche la melanzana ha un suo posto di riguardo, cotta al forno, ridotta in polpette e fritta, oppure tagliata a fette, abbrustolita e condita solo con olio e ciuffi di menta per non parlare della zucchina ripiena. La patata viene lavorata con formaggio e prezzemolo e fritta in gustosi panzarotti o aggiunta ad olive, capperi, pomodori, formaggio uova e cipolle ed informata, la pitta di patate. Tipicamente pugliesi sono i lampascioni, delle piccole e rossastre cipolle selvatiche dal sapore molto amaro, da veri intenditori. Tra i legumi citiamo ancora le fave, la minestra di fave e cicoria (meglio ancora se selvatica) conosce estimatori ovunque nel mondo.

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