top of page

Sei mai stato a Guagnano...

Fabrizio Lucio Pio Cota 

Ha  28 anni, di San Severo,  è il tiktoker che racconta la storia dei borghi pugliesi sui social. «Sono diplomato in ragioneria. Ho lavorato come autista del 118 e poi, durante l’emergenza Covid, nelle Usca. Ma ho sempre avuto due passioni: la storia e i viaggi. Così ho dato vita a un progetto che è stato apprezzato sin da subito dagli utenti di Tik Tok e di Instagram». Quasi per gioco, poco più di un anno fa, Fabrizio ha filmato i luoghi caratteristici della sua città e li ha pubblicati sui social. Da quel momento, non si è più fermato. Oggi ha oltre 16.000 followers su Instagram e più di 75.000 su Tik Tok.
Fabrizio, come nasce l’idea di raccontare la storia dei borghi pugliesi sui social?
«L’idea è figlia della mia passione per la storia. Sapere che una chiesetta è in quel posto da molti anni mi meraviglia. Quindi ho pensato di voler trasmettere il mio ‘stupore’ agli altri. Un giorno ho preso la bici, ho girato per San Severo e ho ripreso i luoghi storici della città. La storia del mio paese l’avevo già studiata per interesse personale. Tornato a casa, ho editato il video che è partito con la domanda: ‘Oh raga, ma voi ci siete mai stati a San Severo?’ e l’ho postato su Tik Tok. Il giorno dopo ho trovato una marea di like e commenti. Così ho scoperto che la mia idea non piaceva solo a me, ma a moltissime altre persone».
E poi? Come ha proceduto?
«Ho ripreso la bici e sono arrivato a Torremaggiore. Anche lì ho filmato quello che vedevo: una chiesetta carina, il monumento ai caduti. Tornato a casa, ho fatto delle ricerche per risalire alla storia dei luoghi che avevo filmato, ho editato il secondo video e l’ho pubblicato. Un successo. Ho seguito lo stesso iter fino alla città di San Paolo di Civitate dove si trova un anfiteatro romano di cui conoscevo ben poco. Da quel momento ho cominciato a informarmi prima di visitare e filmare i luoghi».
Da dove prende le informazioni storiche che spieghi nei tuoi video social?
«Visito siti e leggo libri, mi avvalgo di una pluralità di fonti pur di arrivare ad ottenere una narrazione storica quanto più vicina ai fatti reali. Prevalentemente mi servo del sito ufficiale dei Beni Culturali in Italia».
Ti muovi da solo?
«No, mi accompagna la mia fidanzata Naomi».
Quanti paesi ha già raccontato e quanti ancora ne mancano della Puglia?
«Ne ho già visitati e raccontati circa 130. Ho concluso le province di Foggia, BAT e quelli della Città Metropolitana di Bari. Mi mancano ancora tutti i paesi in provincia di Brindisi, di Taranto e di Lecce».
Quali sono le città che l'hanno colpita e quelle che, invece, sono risultate deludenti?
«Da appassionato di storia, mi colpiscono maggiormente quelle che ne sono cariche. Come, ad esempio, Monopoli. Anche il paesello Rocchetta Sant’Antonio mi ha particolarmente stupito. Credevo fosse poco significativo dal punto di vista storico e, invece, ho scoperto un meraviglioso castello risalente al 1500. Polignano a Mare l’ho trovata un pochino deludente. Esteticamente bellissima, credevo fosse più ricca di storia».
Il suo tratto distintivo sui social è la domanda: ‘Oh raga, ma voi ci siete mai stati a… ?’. C’è un motivo per cui l’ha scelta?
«Mi è venuta spontanea quando ho editato il primo video. Mi interessava rivolgermi alle persone in tono colloquiale, come fossi un loro compagno. Prima di pubblicarlo, l’ho fatto vedere ad amici e parenti. Nessuno mi ha espresso perplessità in merito a quella domanda decisamente informale. Neanche gli adulti. Allora ho pensato potesse funzionare».
Sulla sua pagina Instagram si legge ‘Prossimo obiettivo: terminare la Puglia’. Finita la Puglia, intende proseguire con altre regioni italiane?
«Il mio obiettivo reale sarebbe quello di completare l’intera Italia, paese per paese. Ho deciso di partire dal mio territorio perché mi interessa valorizzarlo e promuoverlo considerato il fatto che è ricchissimo di bellezze, monumenti e storia. Una volta terminata la Puglia, vorrei passare alle altre regioni italiane».

31 Ottobre 2023

di Serena Simone sul Corriere della Sera

Salve Regina

Composizione di Goffredo Raffaele Michele

Interpretata da Maria Luisa Lattante 

Orchestra New Age diretta dal Maestro Giampiero Perrone

Goffredo Raffaele Michele è nato il 29.08.1884 ed è morto il 10.03.1969 sempre a Guagnano.

E' stato un uomo riservato e di grandi virtù morali. Direttore d'orchestra e compositore di molti brani musicali di gran valore, fra cui il più noto è l'inno alla Madonna del Rosario, meglio noto come la Salve Regina.

Il brano fu donato dall'autore all'Amministrazione Comunale con l'impegno assunto da quest'ultima che sarebbe stato interpretato ogni anno il 7 di ottobre come Supplica alla Vergine. Insegnò musica gratuitamente a moltissimi ragazzi di Guagnano.

Salve Regina.jpg

Lu fiju a Milanu

Brano composto ed interpretato dal cantautore salentino Mino De Santis.

Il brano è stato interpretato durante l'Edizione del 2016 del Premio Terre del Negroamaro, mentre il video contiene in gran parte immagini di Guagnano.

lI Salento trova nuove parole, quelle puntute, del graffio autoriale.
Anarchiche quanto basta per tener desto l'animo e l'occhio allo sguardo:
quello dritto, che mai s'inchina e fa riverenza.
Mino De Santis è così, ama il ridere, il soffio e lo spiffero… (Mauro Marino)

bottom of page